San Liberatore, il comitato in difesa del punto nascita porta la sua battaglia al Ministero della salute

TERAMO – Va avanti la battaglia del comitato per salvare il punto nascita dell’ospedale San Liberatore di Atri. Gli esponenti del comitato promotore non si è fermato alla consegna delle 15.097 firme dei cittadini al governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ma venerdì si sono recati a colloquio al Ministero della Salute per sottoporre la problematica all’attenzione del ministro Beatrice Lorenzin. «Pur essendo assente il ministro, a causa di impegni sopravvenuti, siamo stati ricevuti dal suo consulente politico, l’onorevole Sabrina De Camillis che ha ricevuto copia del nostro documento tecnico e delle sottoscrizioni dei cittadini. Il ministro – spiega una nota del comitato – prontamente informata dell’iniziativa, ha sensibilmente apprezzato questa grande partecipazione popolare assicurando che svolgerà appieno il suo ruolo di garante del rispetto delle leggi e della tutela della salute di ogni cittadino, affinché le decisioni finali che dovranno essere inevitabilmente prese dalle istituzioni regionali rispettino i reali parametri posseduti senza penalizzare immotivatamente un punto nascita rispetto agli altri. Il ministro ci ha assicurato un prossimo incontro in data da stabilire. Noi continueremo a tenere gli occhi aperti per vincere in nome dei cittadini questa battaglia».